giovedì 20 settembre 2012

Massoneria e 20 Settembre: un equivoco?

 

 "Mi ero ripromesso che per rendere "giustizia" a questa data così importante - sotto il profilo della tanto ricercata Unità d'Italia, cui indubbiamente contribuirono, nel bene e nel male delle situazioni note e meno note di allora, anche tanti Massoni - non avrei esternato mie considerazioni: tanto celebratice che commemotrative.
Da tempo, infatti, ho osservato che i toni con cui taluno o tal'altro si comporta in questa particolare data sono decisamente fuori misura.
Un laicismo del tutto intriso di malcelato aticlericalismo continua a sopraffare i valori tipici della laicità.
Da un lato si esalta l'azione militare e politica condotta per abbattere - allora - il potere temporale esercitato dal papato, così spianando il compimento dell'Unità d'Italia attraverso la conquista di Roma.
Dall'altro - nonostante dichiarazioni ormai diplomaticamente soft - quei momenti non sono mai stati del tutto dimenticati in quanto parte integrante di una Storia immodificabile che ha segnato la fine di un'era e l'inizio di un nuovo modello di Chiesa.
Non è stato dimenticato che molti di coloro che disposero quelle azioni politiche e di guerra, erano "anche" Massoni. Si tratta quindi di un ben preciso ricordo storico lasciato solo un pò più indietro rispetto al passato.
Non è stato dimenticato, anzi è stato sempre rimarcato, che quei "cattivi soggetti massoni" di allora erano gli stessi che da tanti anni alimentavano una sottile ma concreta ribellione avverso un potere di cui erano sudditi privi di libertà e carenti della possibilità di esprimersi liberamente e - come diremmo oggi - democraticamente. D'altronde, pensieri di libertà furono alimentati dall'Illuminismo, come pure atteggiamenti ribelli e persino rivoluzionari trovarono "anche" nei principi massonici un loro naturale riferimento: rivoluzionari "anche" Massoni, quindi, piuttosto che non Massoni-rivoluzionari ovvero Massoni che in quanto tali fossero fautori e fomentatori di ribellioni.
Una serie di fardelli, questi ultimi, che hanno sempre pesato su una valutazione - quella di "essere uomini liberi che si somo riconosciuti nei sani e più antichi principii della Massoneria" - e su una lettura schiette e serene.
Se ricordare e celebrare il 20 Settembre è un impegno di tipo civile particolarmente sentito da chi si ritiene in un qualche modo "erede" di parte almeno di quei momenti, è altrettanto vero che il ricordo di oggi non può che essere improntato ai classici valori di una laicità non esasperata ed affatto anti-clericale.
Forse questo potrà togliere, a qualche palato sopraffino, il piacere di gustare una pietanza fin troppo elaborata; è meglio un buon piatto di sana cucina allestito con semplicità e senza arzigogoli che ne possano alterare il sapore.
I Massoni che conoscono, per averlo studiato ed approfondito, l'andamento dei fatti dell'epoca farebbero quindi bene a ricordare con pragmatismo e semplicità la data del 20 Settembre, evitando di farsi trascinare nell'esternazione di sentimenti che non appartengono al loro corretto esprimersi - e quindi sentire - iniziatico.
Alla data non va quindi ricondotto alcun particolare significato politico-religioso, in quanto questi sono - e devono restare - concetti estranei ai Massoni che operino secondo le antiche e più vere Tradizioni.
E' invece una data in cui ricordare - se proprio se ne senta la necessità - quei valorosi che, compiendo in quel giorno una particolare e significativa azione militare, hanno contribuito a compiere l'Unità d'Italia; valorosi tra i quali erano tanti Massoni; valorosi e anche Massoni che diedero il loro sangue allora come in tante altre battaglie e guerre prima e dopo quella data.
Ricordiamo questi Eroi , questi Figli della Patria, sommessammente: o anche a voce alta, ma senza il vano cicaleccio di polemiche fuori luogo oltre che fuori dal tempo; con i giusti toni che si addicono al prestigio ed alla dignità di vincitori e vinti.
Ricordiamoli tutti come Figli di una stessa Terra, figli di uno stesso Dio."
Roma, 20 Settembre 2012 | h.oo,o5
 Giuseppe Bellantonio 
Gran Maestro Em. 
Gran Loggia Nazionale Italiana 
Comunione di Piazza del Gesù


Fonte: http://giuseppebellantonio.blogspot.it/